IL Protocollo GRB di Riccardo Pietrani
Pag. 375
Ed. Amazon
ASIN B00HBWQDZG
Trama: Il Segretario della Difesa statunitense convoca una misteriosa squadra composta da personale sceltissimo della CIA, un prete cattolico con lontani trascorsi da narcotrafficante, un coltissimo rabbino e una teutonica agente del Mossad. Dopo una riunione top secret, un’esplosione nel porto di Los Angeles uccide dieci agenti, ne storpia irrimediabilmente un undicesimo e contamina di radiazioni vaste aree urbane. Eppure l’agente Jacob, unico sopravvissuto allo scoppio, ricorda bene che a causare quel putiferio sia stato un enorme, sinistro essere alato ed etereo…
Stile: semplice, diretto, ben dosato. Talvolta Riccardo indulge alle descrizioni paesaggistiche e/o all'introspettiva sentimentale, ma si tratta di brevi parentesi. Il romanzo scorre rapido da un polo all’altro, avanti e indietro nel tempo, dipanandosi tra Jacob e Gabriele, il suo grottesco alter-ego milanese. Spettacolare la tensione che attraversa i momenti topici, quando finalmente ci si avvicina al disvelamento del mistero nascosto dietro la sigla "Protocollo GRB".
Intreccio: romanzo con un solo protagonista principale, il coraggioso e cinico agente Jacob, al cui fianco operano onesti comprimari. Il giovane milanese Gabriele e il reverendo Corales, pur rivestendo ruoli importanti, non riescono a incanalare il romanzo in direzioni diverse e sembrano funzionali al tormento dell’unico protagonista. Malgrado la struttura abbastanza semplice, arginata da alcune scene vissute a ritroso, improvvise descrizioni sull’irreversibile decadenza che sta divorando la società e rapidi cambiamenti di pov, il Protocollo GRB rappresenta un’opera estremamente interessante e piacevolissima da leggere. Non mancano alcuni luoghi comuni della letteratura mainstream quali gli immancabili Nephilim e lontanissime citazioni proto-bibliche. Tuttavia malgrado occasionali infodump la narrazione non indulge ad alcuno scopiazzamento di storie già lette e si mantiene fresca e originale per tutte le sue quattrocento pagine.
Giudizio: pur con qualche limitata incertezza dovuta alla riscoperta di temi ormai ritriti, Riccardo riesce a sviluppare un romanzo fluente e di alta valenza formativa. Si nota qualche ammiccamento alla letteratura spionistica, tuttavia il romanzo segue i tempi e la struttura del thriller psicologico e le poche deviazioni, introdotte per accrescere la curiosità nel lettore, non inficiano questa scelta di fondo. Siamo di fronte a un fanta-thriller di eccellente qualità e si auspica che l'autore decida di ragionare sul suo futuro: perché solo self publishing?
Lettura di livello.
EDORZAR
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