Deathdoc. C'è vita al cimitero
di Eugenia Guerrieri
Edizioni Esordienti Ebook
ASIN B00II5F9IC
Pagg. 431
Quarta:
Pensate che i cimiteri siano dei luoghi senza vita? Il fatto che siano popolati da cadaveri in stato di decomposizione più o meno avanzata non li rende assolutamente dei posti tranquilli… Certamente non è tranquillo il cimitero di Velletri, regno di Paolo Grandi, che ne è lo scontroso custode. Paolo la morte la conosce molto bene e i morti gli piacciono più dei vivi, che guarda invece con occhio malevolo e impietoso. In realtà, sotto il nome di Paolo si cela Giovanni Di Micco, un ex medico legale radiato dall’Ordine perché implicato in un traffico di organi umani e quindi costretto a vivere da clandestino e sotto falso nome. Malgrado il suo brutto carattere, Paolo riesce a instaurare rapporti umani veri e profondi con molte persone, compreso il figlio CJ, che ha avuto giovanissimo con una donna che ha sposato un altro uomo e che ignora l’identità del padre.
Una storia appassionante, che trova un ulteriore punto di forza nell’originalissima ambientazione in un cimitero, senza alcun gratuito gusto del macabro, ma con un realismo profondo, frutto di una solida documentazione, che ci fa scoprire un mondo davvero inatteso.
Trama:
Nel cimitero di Velletri lavora un custode aitante, misterioso e stranamente colto. Al suo fianco un mediconzolo specializzando, un becchino dal fiato letale e un altro paio di personaggi naif. Poco si sa sul conto di questo custode forestiero, salvo che sia vedovo con due figli gemelli e che dorma poco. Ma un ragazzo che non ha nessun rapporto di parentela con lui sembra il suo specchio da giovane e una funzionaria di polizia sembra riconoscere in quell'uomo un antico amore giovanile.
Che centri qualcosa con Deathdoc, il brutale trafficante d'organi latitante da oltre un decennio?
Stile:
Composto, ordinato e sciolto. Alcune digressioni tecnico-cimiteriali non annoiano, rivelandosi anzi estremamente interessanti. I dialoghi, in genere poco fitti, sono ben disciplinati. Curata la sintassi, l'intera esposizione risulta corretta e fruibile.
Intreccio:
Non semplice. Anche se il protagonista è uno solo, intorno a lui si avvicendano sub-trame, personaggi, flash back e pov minori (soprattutto il figlio e il medico specializzando) che a volte allontanano il lettore dall'azione principale. Si tratta di un romanzo lungo, del resto.
In ogni caso malgrado il sovrapporsi di piani narrativi il filo conduttore non si spezza e la trama si svolge a poco a poco, tra intoppi e colpi di scena, fino all'insolito epilogo.
Giudizio:
Deathdoc è un ottimo romanzo macabro, denso di humor nero, godibile per i lettori di narrativa in generale. Malgrado la lunghezza le pagine scorrono via leggere fino a una conclusione "Poco convenzionale". L'autrice promette bene e sono convinto che abbia ancora molto da dire.
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