DAIMONES (vol. I)
Massimo Marino
Ed. Kindle
Pag. 235
ISBN 1502733250
Trama: siamo ai giorni nostri, le tensioni politiche fra oriente e occidente e la crisi economica distolgono l’opinione pubblica da strane e ripetute morie di animali verificatesi in ogni continente. Dan, dirigente di una multinazionale franco-svizzera, è appena stato licenziato dopo una fronda in ufficio e si sente cadere il terreno sotto i piedi. L’amore per la moglie Mary e per la figlia Anna però gli vietano di abbattersi. Dan dopo pochi giorni è ormai in procinto di rimettersi in gioco e cercare un altro lavoro, ma una mattina succede l’imprevisto: accompagnando a scuola sua figlia scopre milioni di umani morti. Solo dopo mesi di solitudine totale, mentre i tre ancora faticano ad adattarsi al nuovo mondo silenzioso e senza vita, arriva dagli USA la mail di un altro superstite, in cui si accenna a misteriose entità notturne…
Stile: sciolto, efficace, tagliente. La traduzione è decisamente migliorabile, ma l’uso della prima persona non appesantisce il rapido fluire della storia, al punto da rendere estremamente interessante un tema ormai logoro quale quello dell’ultimo uomo sulla terra. La concatenazione degli eventi è stata dosata nel modo migliore, malgrado un editing approssimativo. Difficile interrompere la piacevole lettura.
Intreccio: Il libro, come detto, ripesca un tema abusatissimo, ciononostante il lento riadattarsi dei tre superstiti alla nuova, terribile situazione, è sviluppato con estrema credibilità, malgrado alcuni lunghi momenti di pausa dedicati all’inevitabile scoramento del protagonista Dan. L’innesto finale dell’elemento fantastico, onestamente forzato, costringe l’autore a una accelerazione improvvisa, al punto che le ultime trenta pagine del romanzo risultano densissime e forse meritevoli di una traduzione più accurata. Malgrado alcune pecche l’opera è e resta valida e, se pur non troppo originale, ben ambientata e ottimamente caratterizzata in ogni dettaglio.
Giudizio: Daimones fonde in sé due temi classici della SF apocalittica e a suo modo li ringiovanisce, risultando di piacevole lettura. Malgrado un finale-catenaccio che avrebbe meritato molte pagine in più e qualche refuso di troppo l’opera è di buon livello, pur connotandosi come un romanzo d’azione e non propriamente fantastico. Si tratta a onor del vero del primo volume di una trilogia e verosimilmente nel prosieguo la narrazione riprenderà con meno cripticismi.
L’autore in ogni caso ha confermato quanto di buono si dice sul suo conto e a mio parere è ben pronto ad aggredire anche i mercati europei, specialmente se troverà un traduttore più attento.
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