All’ombra dell’Impero – Il segreto del Mandylion
Alberto Custerlina
Editore Baldini & Castoldi
ISBN 978-8868520366
Prezzo cartaceo 16,90€
Ebook 7,99€
Quarta: Trieste, primavera del 1902. Il ricordo dei fatti di sangue seguiti al primo sciopero operaio dell'Impero asburgico è ancora vivo nella mente della cittadinanza. A pochi giorni dalla revoca dello stato d'assedio proclamato dal governo di Vienna, un sottufficiale dell'esercito viene trovato morto e sfigurato in un vicolo. Intanto, una preziosa reliquia cristiana, il Mandylion, viene rubata, perduta e infine ritrovata da Davorin, un ragazzino di dodici anni che in seguito a ciò pare acquisire strani poteri. Anton Adler, padrino di Davorin nonché commissario di Polizia, e il suo amico Artan Hagopian, trafficante di cineserie e legittimo custode della reliquia, si lanciano alla ricerca degli assassini del militare, intuendo il legame tra l'omicidio e il furto. I due diventano così i protagonisti di un'avventura che affonda le radici nel tempo di Gesù, nella Cina coloniale e nel cuore occulto dell'Europa. A complicare l'indagine, il maggiore Ettore Gortan, un ufficiale molto in vista che ha qualcosa da nascondere. Nel momento in cui tutte le tessere del rompicapo sembrano andare al loro posto, un uomo pericolosissimo riemerge dal passato. Tra oscure minacce celate nell'ombra, ingegnosi inganni e tensioni politiche che rischiano di far esplodere l'Impero asburgico, Adler, Hagopian e il giovane Davorin affronteranno le loro paure e vedranno le loro convinzioni vacillare, fino a un gran finale che rivelerà un nemico inaspettato e letale.
Trama: Nella multietnica Trieste austro-ungarica dei primi del '900, l'abile e stimato commissario Anton Adler riceve una denuncia di omicidio. Un ignoto militare è stato ucciso e al contempo l'antiquario Artan Hagopian ha subito il furto di una preziosa, antichissima reliquia: il Mandylion. Tuttavia proprio il figlio della governante del Commissario, il pestifero Davorin, uscito di notte per fare una ragazzata, si imbatte casualmente in uno strano oggetto luminescente e… da quel momento non sarà più solo. Spie, ricettatori, maghi neri, prostitute, presenze celesti e ufficiali corrotti contribuiranno a complicare le investigazioni di Anton Adler.
Stile: Contrariamente alle attese, data la nota immediatezza dell'autore, il romanzo parte in sordina, con una bella e completa descrizione della decadenza in atto nella Trieste asburgica. Pian piano si delinea il carattere difficile di Adler, vedovo e senza figli che sfoga nel lavoro tutta la sua solitudine. Al suo fianco l'enigmatico Hagopian, antiquario e rigattiere che ha girato tutto il mondo, la bella ex prostituta cinese Xiexia e vari personaggi minori, tutti descritti e caratterizzati al meglio e senza incorrere in prolissità. Pur trovandoci di fronte a un romanzo complesso e non breve lo stile dell'autore non si infiacchisce mai, mantenendosi scorrevole e limpido dal principio alla fine. Anche le poche divagazioni storiche e archeologiche sono gestite alla perfezione, non staccano dal narrato e si integrano nella trama senza lungaggini. La lettura complessiva risulta piacevole e molto interessante.
Intreccio: La trama principale è incentrata su Adler e le sue indagini, ma non manca una trama parallela, più tenue, incentrata su Hagospian e sul suo difficilissimo rapporto con l'enigmatica Xiexia. Il piccolo Davorin, inizialmente personaggio marginale, di colpo assurge a terzo protagonista complicando ulteriormente l'intreccio. All'ombra dell'impero non è un romanzo 'usa e getta' ma un'opera di spessore, incentrata su tre distinti pov e resa semplice solo dalla maestria dell'autore. L'intero testo rappresenta al meglio l'epoca di ambientazione, come già detto, e il progressivo inserimento di nuovi personaggi, quasi tutti secondari, richiede una duttilità narrativa non comune. L'esperienza di Al Custerlina si nota proprio nell'aver gestito con estrema efficacia un intreccio tutt'altro che semplice, nel quale confluiscono atmosfere variegate, ora da romanzo storico, ora da noir, ora da mystery inteso in senso classico (di paranormal romance grazie a Dio non c'è nulla). Romanzo completo, intenso, godibile.
Giudizio: Si tratta di un romanzo eccellente. Personalmente odio le trilogie e mi secca un po' dover aspettare fino a luglio per acquistare il primo seguito dell'opera. Tuttavia mi sono accorto che il romanzo fosse autoconclusivo solo a pochissime pagine dalla fine, poiché la lettura mi aveva pienamente coinvolto. Al è un autore di valore assoluto, uno dei pochi scrittori capace di fondere tematiche fra esse diametralmente opposte, rendendole omogenee e avvincenti. Il ritmo soffocante da noir, alternato a dialoghi sciolti e diretti, rende a mio parere quest'opera un prodotto di eccellenza. Consigliato a tutti.
EDORZAR
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