Quando il caldo piomba improvviso, specie dopo un
inverno umido e una primavera piovosa, le reazioni umane possono diventare
incontrollabili.
Ancor oggi fior di storici sono convinti che, senza il
soffiare di un fastidiosissimo ventaccio di scirocco, i parigini infuriati non avrebbero
mai pensato di espugnare la Bastiglia, cambiando così le sorti dell'umanità.
In questi giorni, non disponendo di aria condizionata
in casa, ho dovuto giocoforza rallentare di molto i miei impegni, peraltro
fittissimi, come al solito.
A breve conto di recensire vari romanzi, tutti di
qualità, come anche di avviare la prima revisione del romanzo breve che ho da
poco terminato in collaborazione con l'autrice emiliana Francesca Panzacchi.
Confidando nella frescura, che dovrebbe sopraggiungere
e darci tregua.
Il caldo però non si limita a rallentare il pensiero e
a soffocare la creatività.
Ultimamente mi è capitato di avere un forte dissidio
su facebook con una… diciamo "Autrice" la quale, oltre a postare
spesso e volentieri invettive confuse e volgari ora contro questo ora contro
quell'autore affermato, oltre a vomitare odio su vari premi letterari tra i più
ambiti, ha l'abitudine altrettanto insana di praticare lo stalking informatico.
A farla breve, questa signora sta cercando di promuovere
un suo corposo saggio e per farsi luce, considerato anche il prezzo di vendita
non troppo appetibile dell'opera, prova a mettersi in mostra con atteggiamenti
che personalmente reputo maleducati e irritanti.
Una simile tipologia di personaggio, non infrequente
sui SN, va bannata in primis.
Purtroppo però non la conoscevo e in luogo di eliminarla
dai contatti, mi sono permesso di farle notare che sì, poteva anche dir male di
tutti gli autori Mondadori, Einaudi, Piemme e affini che le passavano per la mente,
ma ciò non bastava a giustificare un fatto chiaro e lampante: il suo saggio,
questa misteriosa opera dal titolo arcano, sarà pubblicato da un noto editore dichiaratamente
a pagamento.
Scorrendo il suo cv precedente, altri blogger hanno rinvenuto
altre opere, tutte pubblicate con editori a pago o a doppio binario.
Sono scelte personali e, come già ripetuto dozzine di
volte, l'editoria a pagamento, specie nel settore tecnico, non è né un male né un
peccato.
Ovvio però che l'autore a pago non può permettersi
certe boutade contro i primi della classe, che per quanto lerci, raccomandati,
imbonitori e corrotti (e giù con tutti gli aggettivi denigratori che vengono in
mente), orbene malgrado tutto l'odio che sia possibile riversare loro addosso,
come autori sono già arrivati e se stanno in cima, cani o non cani, vuol dire che VENDONO.
Si tratta di semplici considerazioni economiche, Dan Brown
non è Dostojewckij ma vende ben più di lui, idem per Ken Follett; Saviano sarà
anche un mistificatore come si mormora da più parti, però cacchio se non scrive
bene!
Attaccare simili autori ergendosi dal pulpito di un
editore a pagamento in luogo che dalla propria tranquilla libreria di casa, comporta
una ovvia e inevitabile esposizione al ridicolo.
Tanto nel'editoria quanto in ogni altro settore
commerciale, è il consumatore a dire la sua e la sua opinione decreta i
fasti o i tonfi delle aziende.
Un libro di richiamo andrà avanti. Un libro scarso
magari venderà un po', sospinto dalla casa editrice, ma se è un aborto resterà
tale e a un certo punto sparirà dalle librerie per poi riapparire sulle
bancarelle dei mercati rionali a 3 euro.
Per carità, è chiaro che se si pubblica con un piccolo
editore, il libro "Che vale" avrà poche o pochissime chance di affermarsi,
ma la trafila dello scrittore vuoi o non vuoi è questa, è inutile sclerare
contro il destino cinico e baro. Con una tiratura iniziale di 500 copie al
massimo possiamo farci conoscere fuori dalla nostra regione di residenza, ma
come cantavano tanti anni fa i miei amati AC/DC, It's the long way to the top…
Sognare di bruciare le tappe sgarbizzando e mostrandosi
sboccati e saccenti è una pia illusione, forse arriverà qualche blogger
incuriosito dal personaggio e acquisterà una copia, magari potrà trattarsi di
una valida alternativa allo spam sui SN, con effetti nel breve periodo. Nient'altro,
per avere successo nel mondo editoriale o si soggiace alla lunga trafila
editore piccolo/POD, editore medio e forse un giorno editore grande oppure
ciccia, rimarremo confinati in una eterna serie C editoriale. E non arriveranno
nuove sentenze di calciopoli a farci salire di categoria.
è bene dirlo subito, quand'anche si arrivasse per pura
fortuna a pubblicare con una major, ove gli amministratori del colosso
editoriale di turno avessero sovrastimato la vendibilità del nostro libro, ci
ritroveremmo in quattro e quattr'otto con il contratto stracciato e i nostri
libri al macero o sulle bancarelle.
La salita verso il successo è lunghissima, ma la
discesa può essere immediata, ricordiamolo.
Inutile allora fare stalking e ammorbare i nostri
presunti detrattori, perché è il lettore, non l'autore il nostro cliente e
fulcro. Rendersi ridicoli seminando post densi di paranoia e risentimento, che
vorrebbero sembrare salaci ma che ai più paiono patetici, non porterà a
nessun risultato in termini di successo editoriale; al limite può spingere la
persona presa di mira a reagire, formalizzando una querela.
Cosa che ho fatto.
A buon intenditor poche parole e uno sgradito
arrivederci in sede istituzionale.
Chi lo sa se alla fine un salutare bagno d'umiltà non possa
restituire il comprendonio a chi, complice il caldo afoso, sembra averlo
smarrito!
A presto.
Edorzar
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