Dopo un lungo silenzio il Cosmobabbuino torna finalmente a scrivere.
Questo 2012, il temuto anno dell’apocalisse, è iniziato, almeno per me, nel peggiore dei modi, con due terrificanti rovesci letterari in altrettante selezioni, alle quali tenevo molto.
Certo, ci si può sempre perfezionare e oltretutto le sconfitte fortificano, tuttavia la doppia batosta dello scorso gennaio, piovutami sul cranio in un periodo lavorativamente molto difficile, proprio non sono riuscito a farmela scivolare addosso.
Tuttavia il Cosmobabbuino non è rimasto fermo a leccarsi le ferite e di fatti le Scritture Aliene sono già arrivate alla settima uscita. Il piacere di avere scoperto e editato autori validi quali Tommaso Russo, Michele Nigro, Nazareno barra e Scilla Bonfiglioli (ma ce ne sono moltissimi altri non da meno) unitamente a scrittori ormai affermati quali i soliti Luigi Milani, Francesco Troccoli, Stefano Roffo, Alexia Bianchini, Cristina Lattaro e chi più ne ha più ne metta, ha contribuito a rinforzare i miei propositi di riscossa.
Le bellissime copertine di Tatiana Martino hanno fatto il resto, Scritture Aliene è un’antologia digitale ancora artigianale, ma allo stato incontra l’apprezzamento del pubblico e non é poco.
Non è esclusa a fine anno un’uscita su cartaceo dei migliori racconti, anche se in quel caso sarebbe difficilissimo preferire l’uno all’altro, vista l’estrema omogeneità delle pubblicazioni.
Poco prima dell’uscita nel n.7 poi è arrivata la sorpresa: ho vinto il premio speciale della Giuria nell’ambito del concorso Giulio Verne III. Il mio racconto di hard SF "La costumanza di Syulut” è stato pubblicato nell’antologia "Strani nuovi mondi 2012” delle edizioni La Vigna, accanto ad autori del calibro di Simone Conti, Samuele Nava e Andrea Viscusi. Quando ho ricevuto la mail dall’organ house del concorso, prevedevo la terza legnata stagionale e non vi dico il colpo che mi ha preso apprendendo dell’illustre piazzamento.
Che dire? Nella scrittura vale tutto e il contrario di tutto, se si vuole esser letti non si può scrivere solo per sé stessi, però plasmare l’opera su simulacri esterni all’autore non so quanto possa condurre lontano. Si potrà forse sollazzare questa o quella platea circoscritta ma il grande pubblico, l’unico arbitro del valore di uno scritto, difficilmente lo si potrà circuire. A meno che non si scriva un caso editoriale, sia chiaro, però casi editoriali di fantascienza pura in Italia non credo che ce ne siano mai stati…
In questi giorni Francesco Troccoli, autore di punta delle Scritture aliene e plurivincitore di tutti i concorsi di SF esistenti, esordisce con suo primo romanzo Ferro sette. Pubblicato da Armando Curcio editore, è lo svolgimento di un suo racconto già da me recensito lo scorso anno e vincitore (ovviamente) del premio Giulio Verne 2011. Anche se il libro non uscirà in digitale non potrò esimermi dall’acquistarlo, ormai il malefico troccoloide è sinonimo di eccellente scrittura e Ferro Sette non potrà non essere un best seller. Se mai avrò respiro, provvederò a recensirlo approfonditamente.
Per il resto non posso che confermare quanto sopra: scrivere è passione e senza cuore purtroppo non si combinerà granché. Il cuore da solo non basta, occorrono anche tecnica e tenacia, magari anche l’aiuto di un amico editor che non pretenda parcelle milionarie… sono discorsi più o meno ritriti.
Attualmente sul web regna una grande bagarre, la caccia allo scrittore pollo, fino a un paio d’anni fa appannaggio delle case editrici a pagamento, si è spostata altrove. Oramai non pochi blog pescano nel torbido, promettendo alla truppaglia di esordienti fama e gloria a volontà… purchè si paghi.
Che dire? Siamo sempre alle solite, la gente non cambia mai se non in peggio.
Verso la fine di maggio si prevede l’uscita dell’albo n. 8 di Scritture Aliene e prima di allora spero di pubblicare un altro articolo. Parte dei rallentamenti dello scorso inverno sono addebitabili anche all’enormità di alcune opere esordienti, inviatemi in lettura e da me non recensite per rispetto ai poveri, ingenui autori. Colgo anzi l’occasione per rinfrescare qualche testa calda:
· FNS è un blog gratuito piccino picciò e tale resterà; non organizzo concorsi, non chiedo soldi e pertanto NON DATEMI SCADENZE.
· Che io sia uno scrittore mediocre, con alle spalle un editore bonsai, è scritto chiaro e forte nella home page; se non vi piaciamo ci sono 23.896 blog ricchi, grandi e potenti, molti con forum annesso, presso i quali confrontarsi. Qui purtroppo al di là di qualche consiglio di scrittura non ricaverete altro, oggi come domani e dopodomani.
· Se il vostro libro non mi è piaciuto ve lo dirò con franchezza ma in privato. Certe carognate care ad altra gente sono estranee al mio DNA di primate, però non pretendete una scheda di lettura gratuita equiparabile a quella di un’agenzia letteraria professionale. Non ho i mezzi, non ho il blasone, non ho il capitale… se li avessi, non starei a baloccarmi in un blog amatoriale e correrei anch’io a mettermi in affari.
· NON CHIEDETEMI DI GIUDICARE l’operato di un editor professionale. Se avete pagato, tanto o poco che sia, qualora il prodotto finale sia rimasto scarso, è inutile che vi rivolgiate a me. Non voglio i vostri soldi, non organizzo questue o collette, però è bene che chi ha incassato la bumba rimedi da sé ai propri errori. Editor fai da te e/o cani, al di là dei titoli curricolari, ce ne sono a bizzeffe. Cercate di capire con chi avete a che fare prima di dare l’ok alla Paypal. Una volta che il malloppo è volato via, fidatevi, non torna più.
Sono stato acido e me ne scuso, il periodo durissimo e i tanti, troppi voltafaccia sopportati, unitamente alla battaglia per l’art. 18 e alla stramaledetta IMU mi hanno inselvatichito.
Tuttavia il Cosmobabbuino, se pur nero d’umore, non molla. Per gli autori meritevoli ci sarà sempre spazio. Per gli autori volonterosi ma ancora acerbi, lui si farà in quattro.
Per i rompicoglioni e i millantatori è già pronta una carabina.
A presto.
EDORZAR
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