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Main » 2011 » January » 20 » L'entusiasmo dei giovani non piace alla maggioranza poltrona
00:59
L'entusiasmo dei giovani non piace alla maggioranza poltrona

Dire che l’editoria é in crisi equivale a lamentarsi della scomparsa delle mezze stagioni, tanto è ritrito il discorso. Ultimamente il Cosmobabbuino ha deciso di collaborare con gli ambiziosi giovincelli del Writer’s Dream, alle prese con un difficile e complicato progetto razionalizzativo -distributivo. Di fatti Rando&co vorrebbero generare una rete virtuosa composta da piccoli editori free e librai indipendenti, preposta alla valorizzazione di alcuni romanzi esordienti di particolare pregio, il tutto su base mensile. Si tratta di un ottimo progetto, meno dispendioso e faticoso di quanto si possa credere, che porterebbe una ventata d’aria nuova in un sistema commerciale oramai alla frutta. Tuttavia la piccola Linda Rando si duole della scarsissima disponibilità dimostrata dalla maggior parte degli editori e librai contattati. I post del WD Blog dedicati all’argomento sono attualmente intrisi di commenti altalenanti, tra piccoli editori pretermessi che si dichiarano entusiasti, altri anonimi editori che ostentano gufesco disprezzo, qualche troll più idiota che mai (ne segnalo uno, esattamente un tipografo calabrese che se l’è presa direttamente con me, definendomi un ‘editore a pagamento sotto mentite spoglie’) e soliti compari e comari che scrivono solo per testare la consolle nuova.

Che il WD non sia nuovo a scontri ideologico-commerciali è risaputo, non siamo di fronte a burocrati ma a  giovani intraprendenti, magari alle volte un po’ rompicoglioni ma nel complesso volonterosi e onesti innovatori e ciò nell’arcaico sistema vigente crea scompiglio.

Non mancano le scomuniche, le frecciate e le invidie, se qualche editore li accusa di voler aprire una casa editrice, qualcun altro già li taccia d’incompetenza nella selezione dei titoli da promuovere, difende la democraticità de Il Filo (…!) nel pubblicare chiunque paghi la retta, a tacere poi di certi pseudo-fiancheggiatori che inneggiano alla diplomazia e al condivisionismo decisionale, criticando l’arroganza dello staff e non fornendo una briciola di aiuto.

In questo zibaldone di post pesa il silenzio dei bloggers ufficialmente pro-WD, che terrorizzati dall’eventuale riuscita del ‘progetto rivoluzionario’ tremano alla prospettiva del sorpasso e, come legge del rosicamento impone, tacciono vergognosamente. Si tratta degli stessi bloggers che quotidianamente scopiazzano alla bisogna dal WD, magari foderando d’alloro il proprio pensiero arguto, elargendo sorrisoni ammiccanti e spremute di solidarismo astratto… salvo poi defilarsi non appena le prospettive si concretizzino.

Veniamo al dunque: il WD intende creare ex se una rete distributiva limitata e affidabile, al fine di distribuire su scala nazionale un testo al mese pubblicato da un esordiente che abbia pubblicato free. Tutto qui.

E allora questa scossa al sistema dov’è? Quale la portata sovversiva di un simile modesto eppur lodevole approccio commerciale? Considerando che la stragrande maggioranza degli esordienti, brava o meno brava che sia, vende solo agli amici e agli amici degli amici, un’idea come questa che offrirebbe una semplice chance in più ai migliori fra gl invisibili dovrebbe trovare ponti d’oro da parte di tutti, editori (spremuti dai distributori), librai (in questo caso potrebbero aumentare considerevolmente l’aggio librario) e autori esordienti. Queste resistenze non si spiegano solo con la paura del nuovo, men che meno vanno ricollegate a semplice pigrizia. La distribuzione libraria notoriamente costringe il mercato a margini di remunerazione bassissimi o nulli, intermediando e deformando la domanda e schiacciando i gusti non standardizzati verso alternative scomode, quali IBS e compagnia cantante o a faticose trattative coi librai, affinché ordinino il testo non ‘alla moda’. L’idea della quale si dibatte vorrebbe aggirare la distribuzione standard, redistribuendo più equamente il reddito prodotto dal bene-libro e permettendo alla ‘minoranza qualificata’ di scrittori talentuosi non supportati da grandi CE di accedere alla libreria, senza essere più dipendenti dalla propria mobilità socio-territoriale. Quand’anche il WD successivamente si evolvesse in una casa editrice, dove nascerebbe il problema? Se anche (come qualche malfidato sostiene) a un certo punto l’accordo promozional-distributivo venisse stravolto in patto leonino, al massimo il gruppo del WD potrebbe premere sulla promozione dei propri testi ma senza per questo perdere di vista la realtà.

La realtà… quella che il pubblico decide sia tale, giacché se Acciaio è un buon testo lo ha deciso il pubblico, che lo ha acquistato in massa alla faccia di troppi pareri critici negativi. Il testo raccomandato dai dittatori del WD potrà anche scalzare quello proposto dall’editore Cippirimerlo ed essere promosso con tre mesi di anticipo… ma se di 800 copie ne torneranno indietro 742 state ben tranquilli che il socio leone, a fronte dell’evidenza numerica non potrà negare d’essersi imbarcato in una emerita puttanata e cederà il passo ad altri testi, meno squinternati e più godibili.

Ho voluto estremizzare, sia chiaro, sono convinto che al momento il WD abbia altro per la testa e non intenda imbarcarsi in avventure imprenditoriali.

Si discuteva (specie a opera di altri blogger ‘amici ma non troppo’) in merito alla gestione dei resi. E’ ovvio che il reso di conto deposito può essere gestito solo mediante la presenza fisica di un referente in loco, che ritirerà alla scadenza mensile l’invenduto e provvederà a restituirlo al WD o all’editore di turno. In assenza di tale referente, disposto a caricarsi il bagagliaio di libri e a sciropparsi coda e spese postali, diviene indispensabile la fiducia contratta col singolo libraio. Se lo si conosce poco o si nutrono sospetti è meglio lasciar perdere e sguarnire una città e/o provincia, dato che in caso di malafede contrattuale può accadere che:

§  Il libraio riceva i libri via posta e per un mese li mantenga in magazzino, preferendo dedicare la vetrina a Faletti, Melissa P. e all’ultimo supecapolavoro di Licia Troisi.

§  Il libraio riceva effettivamente i libri e li mantenga quasi tutti in magazzino, salvo una o due copie batate di costa all’angolo di uno scaffale basso… in vetrina ci resteranno sempre gli scrittoroni di cui sopra.

§  Il libraio riceva il plico con i libri e ne esibisca una pila in vetrina, ma al momento del ritiro degli invenduti rifiuti di satisfare l’agente del WD per… motivo a piacere (ti pago a fine mese dopo la ricevuta fiscale/non ho liquidi e dovrei andare in banca/quattro copie erano rovinate e le ho vendute a metà prezzo/sono in crisi e farò un bonifico non appena avrò i soldi/per colpa del vostro libro ho dovuto togliere dal bancale l’ultimo di Ken Follet e ho venduto la metà. Etc. etc. etc.).

Questo tipo di bottegaio non è il partner ideale e poiché i librai sono fondamentalmente dei piccoli imprenditori non totalmente immuni a una certa mentalità furbetta e scaltra, cercate sempre di capire con chi avete a che fare. Per facilitare la gestione del conto deposito vi sono delle lettere commerciali da far sottoscrivere obbligatoriamente al distributore dettagliante che, in caso di cifra insoluta abbastanza alta, giustificano il ricorso davanti al Giudice di pace competente (in omaggio al WD nell'esempio scegliamo quello di Rovigo).

Eccone pertanto un format, redatto appositamente per voi.

 

 

 

Accordo di deposito librario del  ins. DATA



Con la presente le edizioni ………………………… di cui in epigrafe (Depositante), ivi rappresentate dal suo procuratore sig. ………………………, d’intesa con la Libreria ………………….. con sede legale in ………………., via……………………..n…., cap ………………., CF/P.IVA n. …………………. e rappresentata ai fini della presente dal sig……………………………   (Depositario), affida al medesimo i seguenti libri in conto deposito:


 
                                                                              Data ../../….                Data ../../….     
                                                                              n.copie  date               n.copie  rimaste 

 

Titolo: ……………

Autori: ………………………

Prezzo: ………. €

x (…..)

 

Titolo: …………………….

Autore: ……………….

Prezzo: …………….. €

x (…..)

 

Titolo: …………………….

Autore: …………………

Prezzo: ……………… €

x (…..)

 

 

Condizioni Generali

 

  1. I libri saranno mantenuti dal depositario per un periodo minimo di mesi 1 (uno) decorrente dalla data del deposito. Decorso tale termine il Depositario comunicherà a mezzo e_mail e/o fax l’ammontare delle giacenze invendute e, a sua libera scelta, sceglierà di rinnovare il deposito per ulteriori mesi 1 (uno), ovvero inviterà il depositante a provvedere al ritiro, parimenti mediante fax e/o e_mail; decorso 1 (uno) mese dalla data del preavviso di ritiro, nell’inerzia del Depositante, il depositario potrà disfarsi dei libri non ritirati senza necessità di ulteriore preavviso e senza che il depositante possa avere nulla a pretendere.

 

  1. La vendita dei libri depositati sarà regolarmente documentata dal depositario, che tratterrà a remunerazione della propria attività di smercio una percentuale fissa pari al x % (x percento) del prezzo di copertina di ogni libro venduto. Il residuo dell’importo sarà invece dal medesimo inoltrato al depositante per mezzo di bonifico bancario da emettersi a saldo mensile, alle seguenti coordinate bancarie:

 

BANCA ……………. - Filiale di …………..

Conto n. ………………………

intestato a:

edizioni ……………………….
IBAN: ………………………………………………..

 

  1. I libri pervenuti danneggiati e/o rovinati al depositario saranno immediatamente segnalati dal medesimo al Depositante, a mezzo fax e/o mail; in tal caso sarà cura del Depositante provvedere tempestivamente al ritiro e alla sostituzione dei medesimi. Decorsi 5 (cinque) giorni lavorativi da ogni consegna in assenza di segnalazioni di tale genere, si presume che tutti i libri consegnati al depositario siano perfettamente integri.
  2. Ogni questione insorgente in merito all’interpretazione o all’esecuzione dle presente accordo è demandata alla competenza territoriale del foro di Rovigo.
     

 

La sottoscrizione della presente non istituisce fra le parti contraenti alcuna  forma di associazione in partecipazione, franchising, associazione d’impresa, cointeressenza o qualsiasi altra tipologia di contratto diversa dal conto deposito librario.

 

 

 

In Fede.

 

 

Per Edizioni …………………….                                               Per il Depositario

 

 

 

 

Contento di avere aiutato gli amici del Writer’Dream il Cosmobabbuino riparte nello spazio, sempre pronto a combattere con  tipografi esauriti, critiche letterarie sfaccendate, editori a pagamento senza ritegno e rompicoglioni di ogni genere.

Ourevoire!

 

EDORZAR




Views: 994 | Added by: edorzar | Rating: 5.0/1
Total comments: 1
1 queenseptienna  
0
SEI UN EAP! xD

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