Cari Cosmoprimati,
Dopo l’ultimo post sul blog risalente
allo scorso autunno, l’unico a ricevere zero commenti ufficiali e una dozzina di
mp inferociti, il Cosmobabbuino si è
limitato a svolgere la sua lenta,
instancabile opera di recensore, lettore e editor non professionista.
Ho detto non professionista e ribadisco non professionista, poiché non è dagli editing che traggo di che vivere. Può essere che non abbia il
blasone, le capacità o semplicemente la stoffa per vivere di editoria. Forse
sono privo di attitudine imprenditoriale... onestamente non mi sono mai posto
il problema, dato che per vivere continuerò a fare (fino a quando non mi sbatteranno
fuori) il legale d’impresa e il sindacalista di sinistra. Stop.
Se poi altre persone, estranee alla mia
quotidianità, amano spendere il loro tempo accusandomi di "Scarsa
professionalità” o di "Dilettantismo” quando non addirittura di "Nepotismo” (?)
e "Pubblicazione di scambio” (uah uah
uah!), beh, il problema è loro e il conto dello psicologo anche.
Embè, con la crisi che impera la spesa libraria
pro capite è stata drasticamente tagliata. Se ancora al Salone del Libro di
Torino non erano evidenti i segnali di cedimento, alla fiera di Più Libri Più Liberi dello scorso
dicembre ho toccato il problema con mano: meno editori del previsto, quasi
tutti piccoli e pochissimi medi, facce da cani bastonati di editori e
impiegati, sguardi a terra degli incauti clienti, birra calda al bar... un
bello strazio!
La crisi non ha risparmiato nessuno, ho
visto amici (e meno amici) scrittori impazzire per essere nella top ten di Amazon con il loro ebook autoprodotto,
venduto a 0,89 euri o giù di lì. Alla fine incasseranno l’equivalente di un
paio di pacchetti di sigarette ma oggi come oggi nemmeno dieci euro si buttano
via.
Altri autori hanno scelto strade
impegnative, alcuni mettendo su (o rilevando) case editrici digitali dedicate
solo a se stessi e chiuse ad autori estranei alla ‘redazione’. Altri invece,
quelli che amo maggiormente, dopo aver letto un paio di articoli della brava ma
non esattamente affabile Michela
Murgia (non ne ho mai letto un rigo, quindi il brava glielo riconosco
d’ufficio) hanno pensato bene di aprirsi un blog pontificale, sputacchiando
veleno e interiora guaste su tutto ciò che è POD o self publishing.
Evidentemente queste/i blogger hanno
molto tempo libero, non spiego altrimenti un simile accanimento contro i propri
colleghi. Mi spiego: Michela
Murgia, dolce o acida che sia, è già una scrittrice con la S maiuscola e ha
alle spalle varie pubblicazioni di pregio. Se lei proponesse un proprio
ipotetico romanzo giovanile di fantascienza scritto quando ancora era scolara,
sono sicuro che la Delos, La Fanucci o la Urania Mondadori etc. ci penserebbero
342 volte prima di rifiutarlo.
Perché lei è già arrivata.
Ma tu blogger sconosciuto forse presente
su sei o sette antologie note solo a te e agli altri coautori, di quelle che
trovi a due euro al mercato domenicale
di San Francesco d’Acilia, tu chi sei per permetterti di dire che l’autore
autopubblicato NON è UNO SCRITTORE?
Te lo dico io chi sei: sei un signor
nessuno come tutti gli altri, che spara sulla folle di altri nessuni sperando
di acquisire visibilità improvvisandosi serial killer.
Bene, continua così e buon pro ti faccia
ma ti avverto: del tuo romanzo "maturo” tanto la Delos che l’Urania o la
Fanucci SE NE FREGHERANNO! Scommettiamo?
E ora che mi sono tolto questo calcolo
dalla cistifellea posso procedere ai soliti aggiornamenti.
1)
SCRITTURE
ALIENE ha chiuso i battenti. Marco Pykmil Milani ha optato per una soluzione
drastica e non posso dargli torto. Le vendite erano in calo, gli autori
migliori venivano sistematicamente attratti da pubblicazioni di maggior pregio
e spesso mi sono ritrovato a fronteggiare dispetti e ripicche di autori
insofferenti ai miei editing NON PROFESSIONALI. A un certo punto ho preferito
dare manforte al patron di EDS e chiudere la collana, che il 28 febbraio
prossimo venturo sparirà da tutti i mercati digitali. Confido però di ripubblicare
su cartaceo i racconti migliori, quasi tutti appartenenti agli autori che non hanno
lasciato la nave che affonda, gli stessi che mi hanno seguito nella nuova
avventura di
2)
FUTURE
ALCHIMIE. Si tratta di una testata antologica digitale edita da Libro
Aperto Edizioni, curata da me e supervisionata dalla bravissima Deborah Fasola,
a sua volta autrice dell’eccellente dark fantasy Ambrosia,
del quale presto pubblicherò la recensione. Rispetto a Scritture Aliene la
nuova collana ha un taglio molto più
rigoroso, gli autori rimasti sono indubbiamente i più dotati del vecchio gruppo e i nuovi arrivati
sembrano tutti animati solo e soltanto dalla voglia di scrivere e crescere.
L’albo n.1 si è rivelato un piccolo capolavoro, i racconti di Giovanni Agnoloni,
Falvio Firmo, Marco Montozzi, della veterana Elvira Scarpello e del redivivo
Claudio Spagnoletti si sono fusi in cento pagine di SF d’eccellenza, pagine che
non sfigurerebbero su un Millemondi di Urania. Su Urania noi non arriveremo
mai, salvo miracoli, però intanto, dopo vendite quantomeno decorose, è già in
rampa di lancio un albo n. 2 che, rispetto al numero di esordio, ha i numeri
per non sfigurare.
3)
Alla faccia dei miei tanti detrattori, gli stessi che
prima mi bloccano sui social network e poi incaricano amici comuni di tenermi
sott'occhio, quei cari perdigiorno che non fanno altro che ricoprire di
materiale organico il mio modesto lavoro da editor DILETTANTE (ma quanto fa
male ‘sta parola), orbene alla strafacciaccia di questi tomi annuncio che il mio
romanzo LA
MASCHERA DI PAZUZU di genere Weird (ma stranamente segnalato come fantasy)
è già in prevendita, scontato, presso lo store delle edizioni GDS. Lo potete
prenotare QUI.
4) Il mio romanzo
di hard SF "Ainor l’Apolide”, liberamente ispirato ad Arcipelago Gulag, sarà
pubblicato nel prossimo autunno dall’editore
Loquendo di Pavia. Vi aggiornerò non appena sarà disponibile.
5) Il mio romanzo
breve "Strega Sanguigna” ha vinto il concorso Horror
Trilogy delle Edizioni Rei ed è in procinto di essere pubblicato nella prima
decade di marzo.
6) Il mio racconto
"L’etera di Zotique” è stato selezionato fra i nove partecipanti all’antologia
Aktoris delle edizioni GDS.
Insomma, dopo un 2012 dedicato alla
semina questo 2013 si sta rivelando fruttifero. Visto e considerato che non ho
sganciato un centesimo posso considerarmi moderatamente soddisfatto. In
effetti: Ho scoperto e lanciato vari autori di tutto rispetto;
· Ho imparato tanto leggendo i primi della classe e
editarli è stato molto formativo e motivo di orgoglio;
· Ho dato spazio a tanti amici, più e meno bravi, senza
dare ascolto alle sirene imprenditoriali di qualche cercatore d’oro fuori
stagione.
· Pur sbagliando, litigando e intristendomi, sono riuscito
a non snaturarmi.
Oggi come oggi ho notato in troppi
scrittori la voglia di emergere e vendere a ogni costo. Amici che ti invitano
alla loro presentazione si aspettano che porti con te altri acquirenti,
altrimenti autografano distrattamente la tua copia e spariscono. Al momento di
ricambiare la cortesia pensano bene di non farsi vivi, se non di passare parola
contro la tua presentazione.
Sedicenti "Editor professionali”
promettono possibili pubblicazioni con una o più major, chiedendo in cambio la
resa del numero di bonifico di acquisto di X copie del loro libro. Lo fanno
anche sotto la luce del sole... speriamo che abbocchino pochi gonzi.
Molte scrittrici carine cominciano a
infarcire i propri post e articoli di simpatici contenuti piccanti, magari anche
qualche fotina sexy non guasta, come un improvviso intimo umidore declamato ai
quattro venti... e vabbè.
Certi autori sconosciuti arrivano a
inventarsi passati inesistenti, pubblicazioni in lingua inglese sotto
improbabili pseudonimi e perfino adattamenti televisivi di proprie opere
mirabolanti, tutto ciò per racchiudere attorno a sè una cerchia di polli e
galline da spennare... questi guru improvvisati richiedono piccole cifre, in
cambio promettono la creazione di una nuova scuola letteraria, magari distribuiscono
un paio di opuscoli del cavolo e... puff! Beato chi li vede più. Ne ho pescato
più di uno a passeggiare nel web, state attenti, NON SGANCIATE UN CENTESIMO e
per loro dispensate solo pietà. Altro sentimento è superfluo.
E tornando ai POD e alle case editrici auto-referenti: ognuno è libero,
padrone e signore di pubblicare come gli pare. Le maldicenze, le provocazioni,
le invidie, i rancori e il fancazzismo sono sempre dietro l’angolo, perfino se
vinceste il premio Urania o Kipple arriverà l’idiota di turno ad accusarvi di
essere amico di Lippi, Sosio, Kremo o chi per loro.
Andate avanti per la vostra strada, se credete che sia quella giusta. Solo
però, non esagerate... i social network sono pieni di scrittori-blogger come
voi e spesso questi ultimi coincidono con i
vostri stessi lettori-acquirenti.
Abbiate un po’ di rispetto per l’intelligenza comune.
A presto.
Edorzar.
|