Tutti i Doni del
Buio
Erika Corvo
Pag. 248
ISBN-13: 9788867428021
Ed. Book Sprint
Quarta: è il secondo
racconto della serie Post-atomica che ha avuto inizio con "Blado 457 Oltre la
Barriera del Tempo”. Si racconta di un ipotetico futuro, in cui la Terra è
stata sconvolta da un conflitto atomico. La razza umana è stata decimata e si
sono create razze mutanti semiumane, ognuna con caratteristiche differenti. In
questo romanzo i protagonisti semiumani sono gli Shakars, i Signori del Buio:
spaventose creature carnivore, feroci e crudeli, che popolano boschi e foreste,
contendendo il territorio agli umani. Ma siamo sicuri che la razza più feroce
non sia ancora quella umana, costantemente avida di profitto ad ogni costo,
ipocrita e xenofoba? Lascio la risposta ai lettori.
Trama-Spoiler: in un futuro lontano Akenion,
un giovane operaio vagabondo, giunge in un paese desolato che ancora mostra i
segni della passata guerra nucleare. Il villaggio è circondato da foreste,
dominio incontrastato dei terribili mutanti Shakars, umanoidi carnivori che
attaccano solo di notte.
Proprio in mezzo alla foresta vive da anni la
famiglia del misterioso Arideth, un uomo del quale si sa ben poco e che in
barba agli Shakars alleva bestiame nel cuore del loro territorio, senza
apparentemente subire alcun danno.
Akenion però s’invaghisce di Mitria, la
bellissima figlia di Arideth e tenta ingenuamente di rapirla…
Intreccio: Molto ben congegnato.
Malgrado il romanzo sia in bilico tra urban fantasy e mainstream, la
commistione di generi non nuoce affatto alla leggibilità. Il testo parte con una
succinta descrizione di un mondo degradato, ancora ferito dalle passate
catastrofi e occasionali accenni ci lasciano intuire che la civiltà
descritta sia governato da una ferrea
teocrazia. Akenion è un giovane coraggioso e sprovveduto, Mitria una ragazza
algida e misteriosa, tuttavia entrambi i personaggi, di modesto spessore,
scompariranno dopo sessanta pagine per cedere il campo ad Arideth, le cui
sofferte avventure costituiscono il nocciolo del testo.
Tanto le vicende di Arideth da bambino che quelle
da adulto sono descritte molto minuziosamente e con vivace credibilità. Da
limare qualche particolare di troppo che talora rallenta la lettura, specie nei
dialoghi.
Stile: Ben curato e fluente.
Il lessico utilizzato è semplice e di buon
impatto, solo qualche refuso e occasionali abusi nell’uso degli avverbi
sporcano un po’ la narrazione, che nel complesso scivola via senza problemi. In
caso di ripubblicazione del testo suggerisco un leggero editing di
alleggerimento e ripulitura.
Giudizio: Tutti i doni del buio è un
buon romanzo. Il fatto che sia stato autoprodotto non autorizza ad arricciare
il naso a priori, è già il secondo testo auto-pubblicato che, a mio parere,
supera di gran lunga la sufficienza.
Di sicuro c’è qualcosina da rivedere e da
aggiustare qua e là, forse la teocrazia "Radioattiva” che pare dominare questo
mondo post-olocausto potrebbe essere descritta meglio, tuttavia il libro fa
parte di una saga e verosimilmente l’autrice avrà modo e tempo di arricchirne
l’ambientazione.
La lettura mi ha appagato, libro consigliato a
tutti i lettori del fantastico.
Edorzar
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