Shades of
life
di Glinda Izabel
Pag. 164 (attualmente esiste solo l'ebook)
ISBN-13: 9788876252778
Ed. Fazi
Quarta: Pensava
che la morte fosse la fine — poi l’amore la riportò alla vita.
Juniper
Lee potrebbe concedersi ogni lusso. Potrebbe viaggiare senza preoccuparsi di
avere una destinazione, abbandonarsi a ogni sorta di eccesso senza temere
ripercussioni.
Ma
non c’è nessun bene materiale che possa distrarla dalla solitudine che la
divora, perché Juniper è uno spettro intrappolato in una dimensione dai
contorni indefiniti.
Il
suo cuore non batte realmente, e tutto di lei - i suoi respiri, i suoi sorrisi,
le lacrime che spesso le solcano le guance, sono solo l’eco di una vita ormai
lontana. Juniper è sola e non possiede
alcun ricordo. L’unica memoria che sollecita la sua mente, sin da quando si è
risvegliata nella sua nuova forma spettrale, è quella di un nome. Il suo. Unica
eredità della ragazza che doveva essere stata un tempo. Eppure, nonostante
sembri non esserci nulla a legarla al mondo dei vivi, Juniper non riesce a
seguire il raggio di luce che potrebbe aprirle le porte dell’aldilà.
Quando
alla sua porta si presenta Logan, attraente ragazzo dallo sguardo scintillante,
tutto per lei si tinge di nuovi e abbaglianti colori. Logan è diverso dagli
altri spettri, è come se in sé nascondesse qualcosa di unico, che l’attrae in
modo irresistibile.
Qualcosa di inspiegabile avviene quando i due si toccano, come l’esplosione di
una forza celestiale. E un ingranaggio si smuove nei recessi della mente di
lei, facendole provare sensazioni mai conosciute prima. Sensazioni che
profumano di ricordi sopiti e verità dimenticate. Sensazioni che potrebbero
rispondere alla domanda che l’ha assillata sin dal giorno del suo risveglio:
chi è davvero Juniper Lee?
Trama-Spoiler: Juniper, una giovane deceduta da poco, sopravvive
malinconicamente come spettro in una biblioteca. L’incontro improvviso con un
altro fantasma, un ragazzo affascinante morto da pochissimo tempo, fa
riemergere frammenti di ricordi, sensazioni aliene, pulsioni, rimorsi. Quel
giovane, di nome Logan, non sa di essere morto: come farà la bella Juniper a
renderlo consapevole della realtà senza ucciderlo una seconda volta?
Intreccio: Il romanzo parte poderosamente, introducendo da
subito un’interessante ghost story. Tuttavia la narrazione rallenta
gradualmente, via via che Juniper si cimenta con il suo doppio travaglio:
proteggere Logan affinché non raggiunga la consapevolezza e se stessa dagli
assurdi incubi che la costringono a rivivere un’esistenza non sua. Il finale è
decisamente melò.
È un romanzo a due velocità, ora avvincente, ora
introspettivo e denso. Nel complesso spicca l’elemento romance a discapito del
fantastico.
Stile: Colto e curato.
L’autrice come noto è un blogger-recensore onnivoro
e dal suo stile emerge una cultura letteraria chiaramente sopra media.
Lo stile alle volte risulta ampolloso e pedante,
specie quando Juniper si chiude in lunghi e sofferti monologhi interiori.
Nel complesso la lettura si è rivelata interessante
se pure un filino impegnativa.
Giudizio: Shades of life è un’opera di esordio
incoraggiante, un ghost romance dolce, sofferto e a volte opprimente, ma nel
complesso di buona qualità.
La sintassi e la grammatica sono perfette, ottima
la scelta della punteggiatura, raffinato lo stile, un po’ morta la parte
centrale. Un esordio non perfetto ma di sicuro encomiabile, anche in considerazione
degli ampi margini di miglioramento a disposizione dell’autrice.
|