ARMANDO CURCIO EDITORE pag. 320 ISBN 9788897508205 Prima pubblicazione 18 - 04 - 2012 Genere: fantascienza
Trama-Spoiler:
L'avventuriero Tobruk Ramarren, mercenario e
cacciatore di taglie, viene spedito dalla burocrazia governativa a indagare sul
pianeta semi-terraformato di Harris IV, nel sistema solare di Harris. In particolare
egli dovrebbe investigare sul calo della quota estrattiva accusato nelle
miniere di Ferro Sette.
Le sue indagini prenderanno da subito una
pessima piega: fatto prigioniero dai minatori, scoprirà che il loro capo è il
suo fraterno amico ed ex commilitone David
Hobbes, il quale lo terrà in semi-prigionia e gradualmente gli svelerà alcuni
imprevedibili retroscena. Ad esempio, i minatori di Ferro pare che vivano circa
un secolo, contro i sessant'anni scarsi della vita comune all'epoca. In più
l'immaginoso Hobbes non gradisce le continue intrusioni della burocrazia
statale nel suo distretto minerario e addirittura immagina di sfruttare alcuni
contrasti in atto nella famiglia degli oligarchi governativi a suo favore,
organizzando una rivolta in armi dell'intero Harris IV, nella speranza di allargarla
ad altri settori del sistema Harris.
Tobruk inizialmente sarà pervaso
dalla passione per la bella Alina, poi si
lascerà affascinare da una telepate Nippho, ambedue
collaboratrici di Hobbes. Tuttavia alla fine lo spirito da avventuriero
prevarrà e lui, dopo aver salvato
un uomo di fiducia di Hobbes e altri minatori da
un attacco dei droni governativi, fuggirà dal pianeta e, presto incarcerato dal
suo stesso mandante governativo, evaderà a fatica grazie ad alcuni ex compagni
d'avventure, capitanati dal contrabbandiere Friar.
Tuttavia molti particolari non gli quadrano
e, finalmente lontano dalla stretta di Hobbes, il protagonista per vederci
chiaro abbandona alla chetichella Friar
e torna indietro su Ferro Sette, arrivandovi a rivoluzione iniziata. Dopo
alcuni brutali combattimenti con i dischi volanti nemici finalmente Tobruk apprenderà
le verità che Hobbes gli aveva in gran parte nascosto...
Stile:
Fresco, spigliato, veloce. Curiosa la
presenza in alcune parti del libro del monologo interiore alternato al discorso
indiretto. Le continue sorprese piovute addosso al protagonista lo
costringono a frequenti meditazioni, ma va detto che anche questi momenti
statici non intaccano per nulla la linearità del testo. La sintassi è curata
alla perfezione, buoni i dialoghi, efficaci le descrizioni paesaggistiche e
tecnologiche.
Intreccio:
In realtà Ferro Sette non è un romanzo semplice,
l'intreccio è molto molto complesso e si dipana fra la solitudine, spesso
sofferta, di Tobruk Ramarren e l'universo squallido e para-feudale che l'autore
gli ha cucito intorno. Una serie di intrighi, trame politiche truffaldine,
congiure di palazzo e pressioni burocratiche racchiudono una dimensione quasi
orrorifica, solo in parte edulcorata dalla grande forza d'animo di David Hobbes e dei suoi seguaci. Non è chiaro se questo
universo sia retto da un imperatore circondato da aristocratici simili ad
avvoltoi o da una sorta di confederazione repubblicana a carattere
dichiaratamente oligarchico e nepotista, di sicuro il futuro descritto da
Francesco Troccoli si è disfatto della democrazia. Ne risulta una lettura
avvincente, istruttiva, mai noiosa e spesso di alto valore formativo. Il ritmo
narrativo è valido e veloce nelle scene d'azione, più compassato nei
capitoli-snodo, dedicati alla progressiva maturazione di Tobruk. Insomma,
stiamo parlando di un romanzo completo.
Giudizio:
Ferro Sette è un gran libro, un romanzo di SF
che, ove fosse stato scritto da un americano, già sarebbe conteso a sciabolate
tra la Nord e l'Urania Mondadori. Va pertanto apprezzata la perseveranza
dell'autore, che se pur conscio delle difficoltà del mercato fantascientifico
italiano non ha mollato e alla fine è riuscito a convincere un grande editore
come Armando Curcio a pubblicare un testo che, mi permetto di aggiungere, oltre
all'indiscusso valore letterario presenta anche un chiaro richiamo commerciale.
Di fatti Ferro Sette pur essendo un romanzo di SF dallo stampo classico non è
né astruso né criptico e non allontanerà il pubblico generalista. Dando per
scontato un voto d'eccellenza, attendo l'uscita del seguito del romanzo, ancora
in fase di programmazione (almeno a quanto mi ha detto l'autore).
Voto 9
Edorzar
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