Scarn
Scarn
La nuova era dei vampiri
Di Alexia Bianchini
pag. 278
Edizioni Linee infinite
Trama
Ambra è una ragazzina generata da una vampira e un mezzosangue e vive un’infanzia e un’adolescenza da reclusa, soggetta alle rigidissime regole notturne dei vampiri. Inizialmente triste e angosciata, sopperisce alla solitudine con un impegno encomiabile profuso nella lotta e nel combattimento, dove mette a frutto gli ottimi insegnamenti del padre. Tuttavia all’età di quindici anni incomincia a frequentare una scuola notturna per vampiri, dove conosce il bel mezzosangue David e sua sorella Mindy, nella quale troverà conforto e amicizia. Di lì a poco, approfittando della segregazione familiare cui è sottoposta durante il ciclo, comincerà a uscire durante giorno, scoprendo che la sua pelle resiste benissimo ai raggi del sole. In quattro e quattr’otto capirà:
- di non essere una mezzosangue ma un’umana (carnale) doc, immune alla luce e all’argento e capace di alimentazione non ematica;
- di essere stata reclusa per esigenze protettive nei confronti dei suoi simili, che carnali non sono e nei cui confronti rappresenta ‘cibo che cammina’;
- di amare David, malgrado questi la respinga.
Raggiunta questa consapevolezza di sé il personaggio di Ambra decolla insieme al romanzo, si scoprirà così che questi Scarn che danno titolo al libro altri non sono che una setta minoritaria di vampiri lascivi e violenti, capaci di sovvertire in un prossimo passato l’intero pianeta, infettando o dissanguando l’intera civiltà umana con una serie di cruenti assalti a sorpresa, non condivisi con i vampiri estranei alla congrega. Una donna di nome Norma però è a capo dei partigiani carnali e il suo rocambolesco incontro con Ambra manderà a carte quarantotto i piani degli Scarn, limitati al semplice uso e consumo degli umani superstiti, al pari di semplici polli da cortile.
Ambra in pochi mesi si evolverà da quindicenne graziosa ma impacciata a guerriera spietata e implacabile e condurrà l’intero popolo dei vampiri non Scarn a una facile vittoria contro la dispotica setta e il loro fondatore, il reietto (e forse pentito?) Van. Il suo amore con David, personaggio minore e sempre in ombra, coronerà la sua definitiva maturazione in donna.
Stile
Lineare e veloce, molto piacevole. L’autrice non è un’esordiente e si vede, il racconto scorre facilmente ed eccettuato qualche cripticismo nei cambi di scena (ad es. si passa troppo in fretta dal castello nel quale David è stato imprigionato alle investigazioni casuali di Ambra e viceversa) possiamo definirlo fluente. In alcune pagine, specialmente all’inizio e alla fine, l’editing pare essere stato svolto in somma approssimazione.
Intreccio
Semplice e ben assortito, il romanzo in realtà ruota solo ed esclusivamente intorno alla graziosa Ambra, che agli occhi del lettore crescerà giorno dopo giorno, fin troppo in fretta. La vampirina -che vampira non è- nasce bambina timorosa e nel volgere di novanta pagine diviene una temibile guerriera, capace di mozzare a suon di frustate almeno trenta teste di altrettanti nemici. Il narrato è comunque sempre composto e pudico e non indulge a certe sconcezze non rare nella letteratura weird d’appendice. Gli altri personaggi, a cominciare da David e dai genitori di Ambra, sono poco più che abbozzi, e se David ha una sua tenute personalità i genitori sono caratterizzati quanto basta per non sparire nel narrato. Altri protagonisti non ce ne sono e tutto il resto è azione, tanta sana e godibile azione.
Giudizio
Scarn è un buon romanzo che un editing più approfondito renderebbe ottimo. L’autrice non cade nelle trappole più frequenti di questo genere, così abusato dagli adolescenti, limita i ‘bacini baciotti’ sotto la soglia dell’essenziale e con maestria e furbizia crea una vera e propria Giovanna D’arco del ventiduesimo secolo. Come detto il romanzo è molto semplice nell’organizzazione di base e ciò non è affatto un male. Scarn è un eccellente prodotto d’evasione e intrattenimento, un libro orientato soprattutto a un pubblico under 40 che non dispiacerà a nessun lettore.
Voto 7
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