- Brossura 348 Pagine
- Edizione 1
- ISBN-10 8862470444
- ISBN-13 9788862470445
- Editore Linee Infinite
TRAMA (contiene spoiler)
Johanna Douglas Mackenzie è una bellissima
e colta pentatleta olimpionica italo scozzese. Laureata, alta, attraente e
molto ricca, ha avuto tutto dalla vita. Dopo aver fatto incetta di medaglie
alle olimpiadi di Pechino, si reca col resto della sua famiglia a trovare la
nonna in Scozia. Lì sarà attratta da un buco crono spaziale e da un momento all’altro si ritroverà
proiettata in Inghilterra all’inizio del XIII secolo, nelle terre del nobile
sir Nigel Huges. Johanna farà subito amicizia con Elizabeth, dolce e affettuosa
sorella del nobiluomo e quando sir Niegel sarà incarcerato a seguito di una
lurida congiura di palazzo ordita dal crudele sir William de Burgh, spietato
nobile vicino alla Corona Inglese deciso a impalmarla, la ragazza unitamente a
Elizabeth e ad alcuni devoti cavalieri riuscirà
a porsi in salvo, sconfinando nei domini scozzesi. Quando la guardia nobile di
sir de Burgh è ormai prossima a riacciuffare entrambe le donne, dalla boscaglia salterà fuori Colin
Mackenzie, gigantesco Laird Scozzese, accompagnato da un drappello di non meno
massicci guerrieri, che messi in fuga gli inglesi accompagneranno le donne
presso il loro villaggio.
A questo punto il romanzo abbandona le
connotazioni tipiche fantasy e si svilupperà al fianco di una storia d’amore
tenero e pudico fra la bella Johanna e il non meno piacente laird Colin
Mackanzie, ai quali si affiancheranno Elizabeth e Patrick Mackenzie, fratello
minore di Colin. Fra capricci, piccole liti, dispetti, improvvise ricomparse
dei cattivi, curiose trovate dell’indomita Johanna volte emancipare la donna
medievale, gelosie di altre pretendenti e qualche scontro d’armi nemmeno tanto
cruento, si arriva al canonico finale: Johanna nemmeno si curerà di ritrovare
il varco spazio temporale: ormai ama il marito Colin, aspetta un bambino e… sa
che il ritratto di una sua lontanissima antenata guerriera, ancora adesso
presente in casa di sua nonna, in realtà raffigura proprio ella stessa. In
qualche modo, riuscirà a mandare una lettera di saluto e commiato ai suoi cari attraverso
il tempo, ma la forza dell’amore che nutre per Colin esclude definitivamente il
suo ritorno e perfeziona in qualche modo il paradosso spazio-temporale, vera base
dell’intero romanzo.
STILE
Dopo un excursus ingessato, presto diviene
molto chiaro e scorrevole fino a metà libro; resta un po’ involuto e pedante
nella seconda parte e negli infodump d’esordio di alcuni capitoli. L’editing
scadente che contraddistingue tutto il romanzo non aiuta ad alleggerire certi
passaggi, spesso sul più bello spuntano avverbi come cavoli a merenda. In altre
fasi invece il testo è avvincente e congegnato alla perfezione. Insomma, il
testo non è stilisticamente uniforme.
INTRECCIO
Per 150 pagine siamo di fronte a un comune
urban fantasy, il mondo è popolato (a prescindere dall’epoca) da
bellissimi-buonissimi cui si contrappongono brutti-e-cattivi. I personaggi
intorno a Johanna sono privi di spessore e si limitano a recitare il canovaccio
connesso alla parte loro assegnata (il buono è sempre disponibile, il cattivo
sempre spregevole, l’amica del cuore resta tale in qualsiasi momento ecc. ecc.
ecc.). Poco prima di metà libro la trama invece s’avviluppa in un tenero romance
vorticoso e un po’ stucchevole e allora salteranno fuori personaggi dotati di
anima propria. Colin è un nobiluomo, un grande e imbambolatissimo guerriero
molto a disagio con l’esuberanza femminile del XXI secolo; il fratello Patrick non
gli é da meno. Spiace che la figura della bella-ma-cattiva Eilen sia stata
approfondita il minimo indispensabile. Altri personaggi di spessore non ce ne
sono. Da tagliare alcune scene ‘allungabrodo’(passi per il karate, ma
l’insegnamento del soccer agli scozzesi non mi è sembrata una grandissima trovata,
a onor del vero!). Il personaggio centrale di Johanna è ben disegnato e
credibile, anche nell’evidente antipatia che la donna, spesso fredda e
intransigente, suscita nel lettore. I dialoghi sono deboli, a volte irrealistici,
altre volte didascalici e a mio parere costituiscono il tallone d’Achille dell’intera
opera.
GIUDIZIO
Amore al di là del tempo è un romanzo
ibrido di buona leggibilità, di discreta presa sul lettore e tuttavia non
ancora perfetto. L’editing è stato eseguito letteralmente con i piedi e non
mancano alcune piccole sviste: ad esempio, l’intero villaggio scozzese amerà Johanna a prima vista e alla fine capiremo
anche il perché di questa sua predestinazione al successo, ma… in un’epoca
risaputamente maschilista, quante stranezze e colpi di testa della donna
passeranno in cavalleria! L’autrice in ogni caso evidenza buoni mezzi tecnici e
un talento indiscutibile, ritengo che il romanzo possa essere agevolmente
ripubblicato dopo una buona revisione.
Allo stato però non posso accordare un voto molto alto.
Voto 6 e 1/2
EDORZAR
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