Titolo: PTAXGHU6
Autori: MARCO MILANI - SANDRO BATTISTI
10/2010
Collana: NARRATIVA CONNECTIVA
Pagine: 222
ISBN: 978-88-96086-09-4
Parere critico
Si tratta di un romanzo di fantascienza Zen-Connettivista edito da Diversa
Sintonia. Gli autori sono Marco Milani e Sandro Battisti.
Trama
Difficile.
In un lontanissimo futuro imprecisato Totka è l’imperatore connettivo,
capace con la sola forza del pensiero di ‘connettersi’ ovunque e in ogni tempo,
influenzando eventi umani e naturali e scombinando e/o distorcendo a piacimento
il continuum spazio temporale.
Il suo fido guerriero-notabile Orazio e il suo discendente nonché
pretendente al trono accompagnato da un innominato Guru in un duro
addestramento spirituale, una banda di predoni del deserto e una truppaglia di
pirati lacustri convivono palmo a palmo tra le più avanzate tecnologie
robotiche, operando su scenari extraterrestri arcaici e pre-industriali.
L’opera è totalmente permeata da spunti filosofico-formativi, oscillanti
fra lezioni di cultura Zen e slanci onirico-connettivisti. Lo stesso
protagonista occulto Totka non comparirà mai in prima persona, i dialoghi sono
smorzati e rari, due le scene prettamente fantascientifiche, tutto il resto è
costituito da lunghi monologhi interiori accurati e profondi
Stile
Armonioso/ossessivo, la doppia penna si avverte eccome e se il Milani ama
il periodare lungo e ‘melodioso’ al contrario il Battisti risulta più caleidoscopico
e meno puntuale. Tutto il romanzo se pur con evidenti cambi di passo risulta
scritto con cura, la generale fluidità della narrazione non viene scalfita ma soffre
di una lentezza composta, frutto di un evidente compromesso di base tra gli
autori.
Intreccio
La storia si snoda per episodi collegati solo alla fonte dall’eterea
esistenza dell’Impero Connettivo. Si accenna spesso a congiure di palazzo e a
disfunzioni e antinomie gestionali, senza però che il suggerito sia mostrato.
Se le due scene in campo aperto (la distruzione di una banda di predoni da
parte dei robot di Totka e l’irruzione di un’improvvisa tromba marina che
scompagina la flotta pirata, sempre su ordine di Totka) sono splendide, di
contro il lungo insegnamento e la ieratica figura del precettore guru
monopolizzano a lungo l’azione, perdendosi in un percorso informativo-formativo
che potrebbe alle lunghe risultare stucchevole. Il romanzo non è breve e come
molte opere del genere lascia parecchie situazioni a metà, facendo intendere
che sarà raggiunto da un seguito.
Giudizio
Ptaxghu6 è un romanzo difficile, scritto benissimo e rivolto a un pubblico
di fantascientisti rodati e competenti. Non mi sentirei di consigliarlo a un
neofita della materia poiché l’eccessiva astruseria di alcuni passaggi onirici
potrebbero allontanare il lettore. Viceversa per gli amanti del genere
costituisce un piccolo capolavoro dal quale attingere a piene mani anche in
prospettiva scrittoria. Personalmente ho trovato il romanzo eccellente,
malgrado la lettura non sia facilissima e virtualmente impossibile in mancanza
di silenzio.
Il voto è
positivo: 8-.
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