I
Robot di La Marmora
di
Alessandro Girola
Editore Plutonia
Experiment-Amazon
Pag. 90
Formato Epub e
Mobi
Quarta: 1864: Un'astronave-colonia degli alieni
Nekton è naufragata sulla Terra, nel cuore dell'Impero Austriaco. Lontani
anni luce dal loro pianeta, i Nekton hanno scelto di allearsi con gli Asburgo,
ricevendo ospitalità in cambio di tecnologia. Grazie a questo patto, gli
Austriaci dispongono ora di mostri guerrieri, di carri corazzati e di altre
prodigiose armi con cui sfidare il mondo. Ma non
tutti i Nekton hanno accettato la decisione del loro ammiraglio.
Una
minoranza di alieni, ritenendo tale strategia contraria alle direttive della
missione, ha chiesto asilo politico nel vicino Regno d'Italia.
La dote che questi disertori han portato con sé è quella dei
Giganti: enormi automi pilotabili dagli esseri umani, unico baluardo contro le
preponderanti forze nemiche.
Stile: molto
pulito ed essenziale. I numerosi riferimenti storici (spesso volutamente
alterati) non annoiano e anzi, rendono la lettura molto appassionante. La
fantasia dell’autore e la ricostruzione ucronica della guerra Austro-Prussiana,
ben convogliate da un lessico bilanciato e da una sintassi da manuale, rendono
l’approccio al testo estremamente piacevole.
Intreccio: la terza
guerra d’indipendenza italiana, grazie alle armi dei dissidenti Nekton e alla
lungimiranza di un generale Lamarmora ben più capace dell’originale storico,
unitamente al coraggio leonino del capitano Goffredo Gambara, sembra ben più
attiva sul fronte meridionale che su quello prussiano.
Gli Austro Ungarici paiono rinati, le invenzioni bio-meccaniche
dei mostruosi alieni che li supportano sono sul punto di regalargli la vittoria
da un momento all’altro… ma né Gambara né gli altri sei piloti degli umanoidi
meccanici intendono cedere, fino a sfidare l’immensa bio-astronave madre imperiale.
C’è tanta fantasia e molto rispetto per la storia, malgrado gli ovvi mutamenti
che l’autore ha dovuto introdurre per armonizzare la terza guerra d’indipendenza
all’imprevedibile comparsa dei naufraghi Nekton. Mozzafiato gli scontri a
fuoco, rimarchevole il bombardamento austriaco su Milano.
L’esperimento di introdurre uno steam punk risorgimentale mi
sembra riuscito, la brevità del testo non
consente di approfondire molto le psicologie dei militari italiani e men
che meno l’insondabile ieraticità degli scout alieni, cionondimeno la lettura è
risultata avvincente e la trama di questo romanzo breve, sospinta da uno stile
rapido e avvincente, è immune da pecche.
Giudizio:
avventurarsi nel genere steam punk, costola fluttuante della SF che annovera
per ogni lettore tre aspiranti criticastri, è un’impresa coraggiosa. Alessandro
ha zittito tutti, la sua prosa è di tutto rispetto, il narrato piacevole e
forse, unico limite del romanzo, rivolto a un pubblico di persone colte. Ma
anche chi non ama la storia risorgimentale potrà apprezzare queste pagine, vera
adrenalina al vapore italico.
Edorzar
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