Grulh è un pianeta gigante situato a cinquanta anni luce di distanza dal sistema solare in un ammasso stellare non ricompreso in alcuna costellazione. Ricoperto per il 98% della superficie da un profondissimo oceano di carburato etinico ospita svariate forme di vita non spiegabili secondo la biologia terrestre.
La specie dominante dei Grulah fornisce il nome al pianeta; si tratta di colossali creature simili a crostacei che assorbono idrossido d’ammonio per via cutanea e metabolizzano i componenti alchinici diffusi nella massa liquida traendo all’atto della traspirazione il proprio sostentamento. Tali creature, equiparabili in via molto approssimativa ad astici bianchi e fuori misura, pur essendo prive di facoltà telepatico-connettive hanno eretto un evoluto sistema di caste permeabili capace di ingenerare un’aggressiva civiltà consociativa.
I nascituri alla schiusa delle uova misurano 10/15 cm e per mero istinto risalgono dai fondali oceanici fino agli strati più alti del corpo idrico; poiché gli oceani alchilici sono profondi mediamente 200 km la pressione dei liquidi falcidierà oltre il 90% degli ‘avanotti’. I sopravvissuti saranno autonomi per l’intera fase di crescita e sviluppo, la cui durata ammonta a circa 30 mesi terrestri. Dopo la crescita i nati sono ripescati dalle madri per via di un sistema di comunicazione attraverso onde sonore a bassissima frequenza connaturato alle loro fisiologie. Di seguito al ritrovamento il cucciolo ormai quasi adulto è sottoposto a una severa educazione paterna, che a seconda del ramo castale prescelto dal padre verterà in pratica militare, sacerdotale, generale (politica), discenziale, costruttiva-edilizia, meccanicistica, relazionale etc. I Grulah non hanno nemici naturali e al di là di alcune specie vegetali diffuse sul fondale oceanico temono soltanto gli attacchi degli Nsruhrth, cetacei carnivori poco diffusi in prossimità della superficie. Sulle poche isole affiorate non è presente flora né fauna, alle basse profondità sono invece diffusi celenterati e octopodi, oltre a crostacei di minori dimensioni.
Pur essendo privi di arti umanoidi e di pollice opponibile i Grulah hanno una perfetta capacità di dosaggio e sincronia delle chele, che utilizzano invariabilmente per spezzare una roccia calcarea ovvero per rimuovere delicatamente un componente meccanico difettoso.
Le astronavi e le costruzioni sono realizzate in metallo elagonico abbondante in natura sul fondo oceanico e le loro tecniche costruttive, a parte l’utilizzo in massa macchinari ummiti che i Grulah acquistano periodicamente, sono ancora in parte artigianali e gestite dalla casta dei meccanicisti.
La vita si svolge comunemente a circa 40 km di profondità in ampie costruzioni sferiche nelle quali si radunano concentrazioni ‘condominiali’ di svariate centinaia di migliaia di individui. Le famiglie di Grulah sono patriarcali e possono ospitare anche 500 membri. Ogni sfera abitata elegge democraticamente il proprio krtjih nella casta generale e tutti gli krtjih presenti sul pianeta (sono oltre quattro milioni) non danno vita a un vero e proprio parlamento ma preferiscono dirimere ogni questione o dubbio su basi essenzialmente paritarie. Non sono rari casi di dispute risolte con duelli tra krtij, mentre la casta militare provvede esclusivamente all’organizzazione di missioni spaziali e alla difesa da attacchi esterni, allo stato molto rari. Non esiste alcun equivalente della polizia ed eventuali difformità rispetto alle regole consuetudinarie della singola sfera sono represse con l’allontanamento o l’uccisione del difforme.
Il ciclo di vita dei grulah può raggiungere i cinquemila anni terrestri. Le loro astronavi sono piuttosto lente e dal design approssimativo, dato che l’estetica non è qualità molto apprezzata sul pianeta. Del resto Grulh ruota lentamente intorno a una lontanissima gigante azzurra e a una piccola nana bruna satellite e riceve meno luce di quanta ne riceva Saturno dal Sole. Nelle profondità oceaniche l’unica fonte luminosa naturale è la stessa elagonia connaturata ai loro carapaci.
I Grulah viaggiano nel cosmo su astronavi ovali che presentano un inevitabile rigonfiamento centrale, occupato dal serbatoio-liquidi. La pelle dei Grulah si può abituare facilmente anche ad assorbire ossigeno, azoto e altri gas inerti ma il mutamento di atmosfera unitamente all’assenza di ambiente liquido accorcia sensibilmente il loro ciclo di vita.
Allo stato Grulh intrattiene notevoli rapporti commerciali con Ummo e Ondijg e invia periodicamente i giovani più dotati di ogni casta alle università ondijghiane.
Dati fisici di Grulh:
Diametro: Km 84.700
Massa (terra=1): 44
Atmosfera: Metano (10%) Ammoniaca (6%) Idrogeno (4%), Ammonio liquido ( 40%), Grisù (2%), anidridi e gas sconosciuti (38%),
Temperatura superficiale: da -50° a - 80°
Temperatura sub oceanica: da – 30 a – 60% (a 50 km di profondità)
Periodo di rotazione: circa 72 anni;
Periodo di rivoluzione: 1,84 anni
Parametri orbitali: distanza media dalla stella madre pari a 23 miliardi di chilometri;
Gravità (terra=1): 1,70