Apocalypse Kebab J. Tangerine pag. 320 ISBN 978 - 88 - 87303 -54-4 Mamma Editori
Trama-Spoiler: In una Praga
squallida di un futuro prossimo la ragazzaccia Alexandra Zaharanik, ex tossicodipendente
dal temperamento molto brusco, conduce una doppia vita: ufficialmente
lavoricchia come giovane di bottega in una kebaberia; ufficiosamente fa parte
del corpo segreto dei Column, una sorta di servizio speciale che monitora le minacce
occulte.
I Column, dei quali lei sarebbe la più
forte e dotata, si radunano di tanto in tanto presso un luogo segreto chiamato
‘dispensa’ e sono descritti come tipi strampalati e sul sociopatico andante, a cominciare
dall’eterna rivale di Alexandra, Dobromilla l’obesa.
Il gruppo dei Column è ovviamente
litigioso e ingestibile, ma quando il ministero degli interni decide di
affiancare loro un trio di agenti segreti ‘comuni’ la convivenza fra i due nuclei diventa impossibile.
L’affiancamento è motivato da questioni
di sicurezza nazionale, in quando dall’ignoto sono apparsi gli "Inferenti”,
nemici umanoidi sconosciuti eppur dotati di notevoli poteri telepatici.
Alexandra individuerà quasi subito il
più temibile fra gli Inferenti, l’Arconte, un misterioso essere cieco e
segaligno.
Gli scontri tra i due non avranno
esito risolutivo, il suo avversario, che lei riconosce come troppo forte, sembra
non impegnarsi più di tanto nel contrastarla.
L’Arconte però, oltre che cieco è
anche un bellissimo ragazzo e la graziosa ma trasandatissima Alexandra da
subito si accorge di provare nei suoi confronti sentimenti diversi dall’odio.
Al punto che, quando l’Arconte,
comportandosi da allocco, cadrà prigioniero degli altri Column, lei non
resisterà al richiamo della carne e lo farà evadere, lo curerà (a botte di
brodo vegetale) e…
Ma l’assalto degli Inferenti non è
scongiurato, qualcuno parla addirittura di evocare un’antica magia nera per
liberarsene. Essendo Alexandra una senza
famiglia, affiderà il cagnolino Radicchio, suo unico affetto, a una coinquilina,
poi si recherà presso la Cattedrale di Praga, per lo scontro finale.
Alla fine non ci sarà bisogno di
evocare incantesimi di sorta… in un finale pirotecnico, l’invasione -
distruzione sarà rintuzzata e Alexandra, sopravvissuta al confuso scontro,
saprà di non essere più sola. L’Arconte, riacquisita la vista, è rimasto sulla
terra per lei e tra loro si prospetta un futuro rosso di passione.
Intreccio: Abbastanza
strutturato. Le ambientazioni in una Praga sudicia e inquinata sono ottime, il
carattere (pessimo) della protagonista è parimenti reso al meglio. I dialoghi
scorrono benino, con qualche scivolone rotocalchesco nei battibecchi tra Column
e agenti segreti. Il personaggio dell’Arconte, misterioso, casto, intellettuale
e ieratico, non convince appieno. Il finale, troppo rosa, annacqua un po’ il
vero messaggio del libro, un appello a rispettare l’ecologia sottinteso un po’
in tutto il libro ma mai determinante ai fini dello sviluppo della storia. I
personaggi di contorno, Dobromilla in testa, sono evanescenti e poco realistici,
entrano ed escono dalla trama senza lasciare grandi tracce.
Da vecchio telefilm i
poliziotti-ottusi.
A conti fatti si tratta di un intreccio valido e non
totalmente sviluppato.
Stile: è il punto di forza del libro. Giusy
scrive benissimo e mi irrita il fatto che le si continuino a richiedere libri
come questo, simpatici e coinvolgenti ma non certo indimenticabili.
Non voglio contestare le scelte
dell’editore, ma al di là di un plauso per la scorrevolezza e il buon ritmo
narrativo, salvo qualche fastidiosa frenata nelle scene cuore-amore-cuore, il
romanzo se pur avvincente tende a non restare impresso. Forse alla buona
scrittura poteva accompagnarsi un po’ più di sostanza
Giudizio: Apocalypse
kebab è un romanzo più che discreto e di eccellente leggibilità, ma zoppicante nei contenuti.
L’impegno naturista c’è ma si nota poco, la storia d’amore un po’ sdolcinata
assorbe più di cento pagine irritando il lettore anti-romance (come me, per
intenderci). Infine alcune scene da vecchio b movie poliziesco sporcano in
parte l’asse portante del testo, che malgrado le pecche è comunque un prodotto
di tutto rispetto.
Consigliatissimo ai lettori giovani e
generalisti, meno per quelli che prediligono romanzi socialmente impegnati e
per i cultori dell’hard sf.
Mi scuso per la severità, ma so che
Giusy è una tra le poche autrici da me recensite che può dare molto ma molto di
più. Spero pertanto di leggere a breve
un suo romanzo da cinque stelle, ampiamente alla sua portata.
Per ora gliene confermo tre e mezzo.
Edorzar
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